venerdì 20 settembre 2013

Liquore al Basilico



1 litro di acqua
800 ml di alcool 95°
800 gr di zucchero semolato
40 foglie di basilico

Il procedimento è identico a quello del liquore alla menta.

Il basilico deve essere freschissimo (possibilmente appena raccolto dal vaso che avete sul terrazzo) e profumatissimo.

Lavate le foglie di basilico per bene e fatele asciugare sul telo di cotone per un giorno intero.
Mettete l'alcool in un vaso a chiusura ermetica, unite le foglie di basilico e conservate in un luogo buio e fresco. Agitate una volta al giorno per 10 giorni.
Al compimento del 10° giorno fate lo sciroppo di acqua e zucchero facendo bollire per 5 minuti. Lasciate intiepidire appena e unite l'alcool che avrete filtrato col panno di cotone. Agitate e imbottigliate e lasciate riposare per un mese circa prima di servire.
Anche questo è ottimo ben freddo ed è un ottimo digestivo, dal sapore fresco che anche in pieno inverno vi ricorderà i profumi dell'estate.

Liquore alla menta



1/2 litro di alcool a 90° (io ho usato quello a 95°)
1/2 litro di acqua
4 etti di zucchero semolato
circa 30 foglioline di menta

Pulire le foglie di menta, lavarle e lasciarle asciugare su un canovaccio pulito per un giorno intero. 
Mettere l'alcool in un vaso a chiusura ermetica e unire le foglie di menta. Lasciare in infusione in un luogo buio e fresco per 10 giorni agitando una volta al giorno. 
Trascorsi 10 giorni sciogliere lo zucchero nell'acqua e portare a bollore. Lasciar bollire per 5-6 minuti. Togliere dal fuoco e lasciare intiepidire. A questo punto unire l'alcool filtrandolo attraverso un colino foderato con un telo possibilmente di lino o di cotone. Imbottigliate e lasciate riposare per 30 giorni prima di servire.
Va servito freddo in estate e a temperatura ambiente in inverno.

(non ho atteso i 30 giorni per l'assaggio ed è buonissimo)



Liquori.... questi sconosciuti

Non sono una che beve, ma mi è sempre piaciuto sperimentare ricettine sfiziose per i liquori..... alcuni esperimenti hanno avuto successo, altri invece sono stati un fiasco, come quando decisi che dovevo fare il liquore alla banana..... giuro che ho seguito alla lettera tutte le indicazioni..... ma ho ottenuto una poltiglia melmosa e puzzolente che è finita immediatamente nello scarico del lavandino..... una cosa nauseabonda :P
Spesso ho prodotto il limoncello con i limoni di Sorrento, il liquore alla liquirizia e il liquore al cioccolato. Buonissimo la crema di limoncello che, se ricordo dove ho nascosto la ricetta rifarò sicuramente... ma questa volta mi sono cimentata con due liquori alquanto insoliti..... il liquore al basilico e il liquore alla menta. Ne avevo sentito parlare varie volte, non lo avevo mai assaggiato e quindi non appena mi è capitata sotto gli occhi la ricetta ho deciso che li dovevo provare......
le ricette le ho prese dal blog Le Ricette di Tina, che gentilmente mi ha concesso di pubblicare a mia volta la ricetta. Grazie Tina... a buon rendere :)


Ok allora bando alle ciance ed ecco a voi le due ricette: liquore al basilico  Liquore alla menta

mercoledì 28 agosto 2013

Salsa Calabrese piccante

Mio marito va matto per i sapori forti ed un suo amico gli ha regalato una salsa di peperoncino che era una bontà. E gli ha passato anche la ricetta....... che ne dite se la metto qui?

Salsa piccante di peperoncino


Peperoncini freschi piccanti
aglio
olio
sale
aceto di vino
erbe aromatiche (basilico, origano, timo secondo i propri gusti)
Lavare i peperoncini e privarli del picciolino. 
Asciugarli per bene posizionandoli su un canovaccio pulito.

Tagliare a pezzetti i peperoncini e raccoglierli in una ciotola. aggiungere l'aceto bagnando per bene tutto il trito di peperoni, unire il sale, l'aglio tagliato a pezzetti e le erbe aromatiche.


Mescolare per bene in modo che l'aceto si distribuisca su tutto il composto. Trasferire il tutto su un canovaccio pulito e stendere ad asciugare per una notte intera al riparo dalla polvere e dall'umidità.

Quando sarà tutto ben asciutto, frullare il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo e cremoso (tipo passata di pomodoro). Trasferire in barattoli sterilizzati, aggiungere un filo di olio di oliva e e bollire  a bagnomaria per circa 30 minuti. Lasciate raffreddare nell'acqua e conservare in luogo fresco e buio. 
E' ottimo per insaporire primi piatti e crostini.

sabato 3 agosto 2013

Le tradizioni culinarie di casa mia

Oggi sono in vena nostalgica..... ricordi della mia infanzia prendono il sopravvento. Sarà il libro che sto leggendo? Può darsi. La mia amica Mirella mi ha regalato l'ultimo libro di Catena Fiorello "Dacci oggi il nostro pane quotidiano" e fin dalle prime pagine mi si è aperta una finestra sul passato.... tradizioni, usi, modi di fare........ 
La mia infanzia, come quella di molte persone della mia età, è fatta di ricordi dolci e amari...... gesti, profumi, voci si rincorrono nella mente.
Mia madre non è mai stata una grande cuoca, ma quello che faceva lo faceva con amore. Il must in casa mia erano i legumi con la pasta. Almeno una volta a settimana si mangiavano fagioli, d'estate si compravano quelli freschi, bianchi o rossi e noi dovevamo aiutare a sbucciarli (brontolando sempre perchè era una cosa che non amavamo fare)....... A volte mia madre ci preparava un piatto di pasta e fagioli come merenda..... ed era una festa. E noi giocavamo a "cucinella" apparecchiando la tavola su una cassetta di legno e giocando con piattini e pentoline e le nostre bambole.... Ed era una festa soprattutto quando mia madre cucinava una pasta molto speciale...... Avete presente quei pezzettini di pasta che schizzano via quando spezzate gli ziti lunghi? ecco mia madre aveva la pazienza di conservarli in un barattolo e quando aveva raggiunto una quantità sufficiente, ci preparava la pasta e fagioli...... come era buona quella pasta..... con tutti quei pezzettini di pasta. Belli cremosi e saporiti.
D'inverno i legumi erano secchi, fagioli rossi, cannellini, ceci, lenticchie e fave..... eh si... le fave.
Fatte in maniera semplicissima, senza pretese ma di una bontà unica.
Le fave messe a bagno il giorno prima e tutta la notte... al mattino mamma le sciacquava, le metteva in pentola e via sul fuoco a lenta cottura fino a quando diventavano tenere...... nel frattempo noi andavamo a comprare il pane fresco..... dal panettiere che ti dava sempre il filone di pane con la "ionta".... la giunta. Già perchè all'epoca il pane si vendeva a peso... mezzo chilo doveva essere mezzo chilo. E sul banco del panettiere c'era sempre pronto un pezzo di pane e un coltellaccio dal quale tagliare la giunta al peso. E quella "ionta" non arrivava mai a casa.... perchè per strada ce la dividevamo io e mia sorella. E a casa erano rimbrotti da parte di mamma :) .
E quel pane caldo, fragrante diventava il nostro "pranzo" insieme alle fave....... il "curelluccio" come lo chiamavamo noi...... Il "curelluccio" altro non è che la parte terminale del pane, che veniva svuotato della mollica rigorosamente intera e tenuta da parte. Un mestolino di brodo delle fave, un filo di olio un pizzico di sale e poi via di fave sgusciate fino a riempire tutto il vuoto che si era creato nel pane, ancora olio, sale e un po di pepe, la mollica bagnata nell'acqua di cottura delle fave ...... e poi affondare i denti in quella delizia e il gusto e...... non ne ero mai sazia.
D'estate, quando era troppo caldo per subire i vapori della cottura dei legumi, c'era il rito di andarle a comprare già cotte...... Al mattino verso le 9,00 mamma ci mandava col "pentolino" da una donna che per vivere si arrangiava con mille espedienti, uno dei quali era quello di preparare la "zuppa di fave" ogni mattina. E si andava con trepidazione io e mia sorella Anna, con la pentola tra le mani e pochi spiccioli per comprare due mestoli di fave che sarebbero diventate la nostra colazione. 
Ai nostri tempi.... come mi fa specie dire questa frase ahahahah ..... a quell'epoca va, è meglio, la colazione non si faceva con i cereali, la merendina, i biscotti......
D'inverno c'era la tazza di latte caldo con gli avanzi del pane del giorno prima, d'estate invece, pane e zucchero, pane e fichi, pane e broccoli, pane e fave...... 
I biscotti erano per i giorni di festa, il compleanno, l'onomastico, o per quando si aveva l'influenza ed allora arrivavano le coccole.
La domenica era d'obbligo il ragù con le braciole, involtini di carne conditi con prezzemolo, sale, pepe, aglio, pinoli e uva passa, legati stretti stretti col filo bianco , rosolati e cotti insieme al sugo di pomodoro. E la merenda di metà mattina era pane col sugo...... tra i borbottii di mia madre che si lamentava che ci saremmo guastate l'appetito...... Ma come resistere a certe tentazioni? Per non parlare delle polpette....... sparite prima ancora di arrivare in tavola, una dietro l'altra, calde calde quasi rubate dalla padella......
E poi, per me, c'erano i giorni in cui mio padre decideva che quel giorno si sarebbe mangiato pesce..... ed allora tornava a casa con il "cuoppo".... involto di carta gialla molto spessa, pieno di ogni ben di dio, e della classica bustina piena di frutti di mare...... ed io li a rubare la vongola, la tellina, il cannolicchio da mangiare crudo, quando il crudo non era un rischio per la salute :P . Come mi mancano certi riti...... 
Poi c'erano i giorni di festa, il compleanno o l'onomastico.... ed allora ci si svegliava con l'odore di  cacao che si diffondeva per la casa...... e in cucina ci aspettava una brocca di latte e cacao da gustare con qualche biscottino e da tenere li per offrirla a eventuali ospiti insieme ai biscotti.
Le torte erano prerogativa di mio padre... mia madre non ha mai preparato un dolce in vita sua (fatta eccezione per i casatielli a pasqua sotto la vigile direzione di mio papà). La classica torta pane angeli..... zucchero, burro, farina e uova....... e noi intorno in attesa di poter leccare il cucchiaio e la ciotola dell'impasto che sarebbe rimasto attaccato alle pareti.
E tutti questi ricordi si rincorrono nella mente, mentre il ricordo dei profumi e dei sapori mi fa venire l'acquolina in bocca......
Ci sono tanti ricordi che ancora cercano di affiorare... belli, meno belli. Ma tutti fanno parte della mia vita...... 

venerdì 2 agosto 2013

Riccioli zucchine e gorgonzola

Estate... le verdure  sono abbondanti e si è sempre alla ricerca di qualcosa di sfizioso da portare in tavola........ Oggi vi suggerisco questo piatto unico.

2 zucchine
uno spicchio di aglio
olio evo
sale
pepe
una foglia di salvia fresca
un ciuffetto di origano fresco (se non ne avete usate pochissimo origano secco)
300 Pasta formato "Riccioli" o Farfalle
50 gr di gorgonzola
parmigiano


Tagliate a tocchetti le zucchine eliminando la parte spugnosa. Lasciatele ad asciugare per una mezz'ora su un canovaccio o in uno scolapasta.
Tagliate a tocchetti il gorgonzola e tenetelo da parte.
Mettete la pentola per l'acqua sul fuoco.
Fate un fondo con olio evo in una padella capiente e rosolate l'aglio tritato, unite le zucchine e saltatele per 10 minuti aggiungendo all'occorrenza un mestolino di acqua della pasta. Salate.
Continuate a cuocere le zucchine mentre si cuoce la pasta.
Scolate la pasta al dente tenendo da parte un po di acqua di cottura, e versatela nella padella con le zucchine, unite un po di pepe, e un po di acqua di cottura della pasta, continuate a mescolare su fuoco vivo per uno o due minuti. Unire il gorgonzola e fatelo sciogliere mescolando continuamente. Occhio al fondo di cottura, se asciuga troppo unire ancora un po di acqua della pasta. Spolverare di parmigiano, origano e salvia tritata, dare un'ultima rimestata e servire.


giovedì 1 agosto 2013

Parmigiana di melanzane

La parmigiana di melanzane è un piatto conosciuto in tutto il mondo, un po come la pizza..... e proprio come la pizza ne esistono molte varianti.
Quella che posto oggi è una ricetta classica.... melanzane fritte, salsa di pomodoro, mozzarella, parmigiano.......niente di speciale.

Ingredienti:
Melanzane tonde
mozzarella fiordilatte
salsa di pomodoro
parmigiano reggiano
basilico
olio di semi
sale

Lavate e affettate le melanzane, immergetele in acqua caldissima per circa 10 minuti per dar modo alle melanzane di perdere l'acqua di vegetazione. Scolare e asciugare bene.
In una padella scaldare l'olio e friggere le fette di melanzana. Farle sgocciolare per bene dall'olio.
Per la salsa di pomodoro io preferisco usare un ragù leggero fatto con cipolla carota e sedano leggermente soffritti, unisco qualche "scorzetta" di carne (mi faccio dare dal macellaio dei pezzi di nervetto e un po di muscolo) che faccio rosolare leggermente, unisco il passato di pomodoro e faccio cuocere per un'ora buona. Aggiungo il sale.
In una teglia di ceramica fare un sottile strato di sugo, uno di melanzane, uno strato di mozzarella tagliata a fettine sottili, una grattata di parmigiano, un pizzico di sale, continuare con melanzane, sugo, mozzarella e via di seguito fino alla fine. Sull'ultimo strato di melanzane mettere un po di sugo, il parmigiano grattugiato e se vi piace un po di mozzarella. Infornare per 10 minuti a 180° (il tempo che la mozzarella si sciolga), far raffreddare leggermente, guarnire con basilico fresco e servire.
monoporzioni pronte per andare in forno

martedì 11 giugno 2013

CE L'HO FATTAAAAA

Eh si..... ho appena terminato gli esami, sono rientrata da pochi minuti e voglio subito appuntare tutte le emozioni di questi giorni....... Un po di ansia, la voglia di arrivare fino in fondo a testa alta, la consapevolezza che sono riuscita a raggiungere un'altra meta che non avevo preventivato. Eh già.... perchè non era in programma questa cosa. Avevo sempre in animo di poter un giorno frequentare un corso di cucina, ma vuoi per i costi, vuoi per gli impegni familiari ho sempre rinunciato.... fino a quando un volantino ha attirato la mia attenzione. Ero andata alla segreteria dell'alberghiero per presentare dei documenti per conto di mio figlio e l'occhio mi cade su un volantino appoggiato sul bordo del piano dello sportello...... Scuola Serale per adulti....... ho chiesto qualche info e all'istante ho pensato, ma si, che mi costa provare a fare la domanda di ammissione? E l'ho fatto... così, d'istinto, senza neppure consultarmi con mio marito. Quando sono tornata a casa ne ho parlato con lui che li per li è stato un po titubante, ma poi ha accettato la mia scelta senza battere ciglio.
E la mia avventura è cominciata...... del primo giorno ricordo poco e niente..... solo che mi sono ritrovata in un aula con tanti ragazzi.... O_° giovanissimiiiiiii. Che ci facevo io tra loro? Omamma in quale pasticcio mi ero cacciata? Mi sentivo tanto una "tardona"...... i primi giorni sono stati così.... io da una parte insieme ad altre due o tre signore .... e loro dall'altra....... tra noi una sorta di barricata di "soggezione". A qualcuna sono risultata subito "antipatica".... qualcuno ha detto che pensava avessi la puzza sotto al naso...... poi le distanze si sono annullate, e siamo diventati amici di tutti. Niente più differenze di età, tanto rispetto gli uni per gli altri, ma soprattutto..... tanta tanta voglia di ridere insieme.
Il cammino è stato lungo, qualche preoccupazione, tanta voglia di imparare. La formazione dei "ranghi" in cucina ha agevolato le cose. Ci siamo affiatati ancora di più.
Con Carlo, Matteo, Fabio, Raffaella, è nato subito un certo feeling. Con gli altri pian piano ci siamo affiatati sempre di più.
Marianna, Marialuisa, Maria, Claudia, Sofia, Alfonso B. Alfonso L. Michele, Francesco, Umberto, Clarissa, Giovanna, Teresa, Ilaria. Giusy, Raffaele, Gerardo..... spero di non aver dimenticato nessuno....... Daniele e Maria M, mi è dispiaciuto che il vostro percorso si sia interrotto così..... ci ha lasciato un po di amaro in bocca.
Ragazzi che posso dire..... è stata un'esperienza fantastica... ed oggi si è concretizzata.
Il sorteggio ci ha regalato :scaloppine ai funghi con broccoli calabresi all'aglio e patate duchessa...... è stata una corsa contro il tempo. Due ore e due soli fuochi per preparare tutto...... Com'è andata? Sono orgogliosa di me stessa. Sono riuscita a portare a termine tutta la preparazione aiutata da Francesco e a pensare anche alla decorazione del piatto...... accidenti non ho fatto neppure una foto. Ma ne sono state fatte dalla scuola e appena saranno pubblicate le posterò anche sul blog...... per ora vi lascio con la foto finale del gruppo più affiatato della scuola..... I MATTI DEL SERALEEEEE

sabato 8 giugno 2013

Tempo di esami

E il primo scalino è stato superato....... giovedì e venerdì esami di ammissione alla qualifica triennale dell'Istituto alberghiero. Un po di ansia c'era, ma ho affrontato tutto con tanta serenità e voglia di andare avanti. Mi sono impegnata per tutto l'anno seguendo tutte le lezioni, evitando di fare assenze se non quando era strettamente necessario, ho chiesto e ottenuto di partecipare ad eventi organizzati dalla scuola proprio per entrare fino in fondo nel meccanismo della ristorazione e capire come gestire e organizzare i lavori. Insomma mi sono data da fare insieme a tanti miei compagni di classe..... Ce l'abbiamo messa tutta e ce l'abbiamo fatta. Con Raffaella, Carlo, Matteo, Fabio, Marianna, Claudia, Giovanna, Alfonso  e Marialuisa siamo giunti ad un traguardo eccellente.... ammessi con 90/100. Beh è una grandissima soddisfazione per noi. Gli altri ci seguono a ruota... il voto più basso è stato un 74... non male direi. Tutti bravi..... tutti impegnati al massimo.
Ci siamo divertiti, arrabbiati, contestati, ma siamo rimasti uniti fino alla fine. 
E questo percorso mi ha arricchito..... tanto.
E lunedì si riaprono le danze per il rush finale...... due giorni di prove per giungere al tanto sognato traguardo.... la qualifica di CUOCOOOOO!
Ragazzi mettiamocela tutta e AVANTI TUTTAAAAAAA

domenica 2 giugno 2013

Scarole stufate

Ci sono tanti modi di cucinare le verdure, tante versioni delle stesse ricette.... io qui vorrei raggruppare le ricette di famiglia... quelle che hanno sempre fatto parte della mia vita. Quelle che si tramandano per tradizione, senza nulla di scritto o di preciso. E comincio da questo piatto tanto semplice quanto saporito.

SCAROLE STUFATE

Un cespo di "scarola" (indivia) liscia
Aglio
Olio
Pinoli
Olive verdi e olive di Gaeta
sale
peperoncino (facoltativo)
pomodorini (facoltativo)
acciughe sottolio (facoltativo)

Pulite e lavate la "scarola" molto bene per eliminare i residui di terra. Portate a bollore abbondante acqua salata e sbollentate la scarola per pochi minuti. Scolate e tuffate in acqua ben fredda (piccolo trucco imparato a scuola per fermare la clorofilla e regalare alle verdure quel bel verde brillante).
In una padella soffriggete un spicchio di aglio  e il peperoncino se vi piace, senza farlo bruciare, una manciata di pinoli e le olive snocciolate e tagliate a pezzi. Se volete potete aggiungere 3-4 pomodorini maturi tagliati in 4. Fate saltare per due minuti poi unite la scarola scolata e strizzata leggermente. Salate e lasciate cuocere per 5-10 minuti permettendo all'acqua di vegetazione di asciugare.
Buone calde ma io le preferisco fredde...... Buon appetito

Profumo di pane

Oggi mi è presa la frenesia di panificare..... è tanto che non lo faccio e stamattina ho deciso di fare i panini.
La ricetta l'ho presa da Universo Cucina ed è stata postata da Paola Locatelli tempo da. La forma dei panini è stata presa da un'altro topic del forum stesso e Paola l'ha abbinata a questa ricetta. Che dire... sono buonissimi. Fragranti e profumati.
Ora sono in lievitazione......
Intanto vi scrivo qui la ricetta... poi metto le foto.

1 kg di farina 0
20 gr di lievito di birra
500 gr di acqua
70 gr di olio extra vergine di oliva
15 gr di sale.

Fate la fontana con la farina al centro mettete il lievito sciolto in un po di acqua, l'acqua e l'olio. Il sale va messo all'esterno della fontana e inglobato per ultimo.
Cominciate a lavorare tirando pian piano la farina. Formate un panetto liscio e morbido. Lavorate bene sbattendo il panetto sul piano di lavoro per dare maggiore elasticità all'impasto. Ponete a lievitare in una ciotola unta con olio e ben coperta con pellicola, fino al raddoppio dell'impasto.
Sgonfiare l'impasto e ricavare delle palline di circa 100 gr ciascuna. Date alle pagnottelle la forma desiderata.... io faccio dei nodini.
Mettete direttamente sulla placca da forno foderata di carta forno a lievitare. Spruzzate la superficie di acqua per evitare che si formi la crosta.
Quando i panini avranno raddoppiato il loro volume infornate a 180° per 30 minuti, avendo cura di mettere sul fondo del forno un pentolino con dell'acqua per creare il giusto grado di umidità.
Ottimi con formaggi e salumi, ma anche per la merenda dei bambini con la classica Nutella o con la più salutare marmellata.
Ed eccoli i panini.... pronti per essere farciti

questo invece è il mio pane integrale...... ma questa è un'altra storia :P

domenica 26 maggio 2013

Scuola di cucina.... la mia avventura

In in giorno di luglio, mentre presentavo documenti in segreteria per mio figlio che doveva partire per l'Irlanda, mi cade l'occhio su un volantino..... Corso serale di cucina...... Ho subito chiesto info all'impiegata che mi ha detto che a settembre sarebbe partito un corso di scuola serale per adulti. Non ci ho pensato su due volte.... ho richiesto i moduli, li ho compilati et .... voilà. Ho fatto la preiscrizione con la speranza di essere selezionata..... E a settembre sono stata selezionata per far parte del primo corso serale presso l'IPSSEOA Domenico Rea di Nocera Inferiore. Non ci potevo credere..... avrei ripreso a studiare.
Tra mille impegni, casa, famiglia, amministrazione condominiale e corsi di pittura..... ho fatto i salti mortali per incastrare tutto... ma ce l'ho fatta.... ed ora sono quasi al traguardo. Mancano pochi giorni agli esami, l'ansia cresce, ma posso dire di essere molto soddisfatta del percorso fatto fino ad oggi. Ho una media di volti alta, ho imparato tanto e ancora la strada è lunga per poter dire.... sono una CHEF, ma ce la metterò tutta. 
A scuola ho conosciuto tanti ragazzi pieni di entusiasmo..... che hanno scelto questo percorso con la speranza di trovare un lavoro..... Diplomati al liceo o universitari, si sono rivolti alla scuola alberghiera perché in questo momento è uno dei pochi settori che da qualche speranza.....
Mi sono divertita con loro, abbiamo annullato le distanze dovute all'età e abbiamo instaurato un rapporto goliardico. E' stata una esperienza unica e particolare. Degna di essere vissuta. Mi ha arricchito sia a livello culturale che umano......
accoppiata di scampi :P

I Matti del serale

"fornelli bollenti"

risotto alla pescatora  


Ai fornelli con lo schiavetto che mi tiene la caviglia dolorante

BIG MATTEO......

tutti al lavoro